ORMONI in “Enciclopedia Italiana”

Per quanto attiene l’equità di accesso alle terapie per l’AG, il Servizio Sanitario Nazionale è formalmente strutturato in generale ad assicurare alla popolazione terapie efficaci e sicure, accessibili ed efficienti uniformemente sul territorio. Dunque, sussisterebbero tutte le premesse affinché l’equità di accesso alle cure per l’AG sia assicurata. Inoltre, la fondazione etica dell’obbligo da parte del medico di richiedere l’adesione del soggetto (e/o degli aventi diritto in caso di minore), è fondata sul riconoscimento della dignità individuale, alla quale si coordina il cosiddetto “principio di autonomia” entro il limite rappresentato dal bene-vita [ ].

In considerazione dei ruoli sovra-elencati l’FGF19 appare oggi uno dei target terapeutici più promettenti per il trattamento della NAFLD (65). È una proteina trans-membrana espressa dal fegato e da altri organi, che stimola la lipogenesi sia in vivo che in vitro. I suoi livelli di espressione e quelli circolanti sono aumentati sia nell’obesità che nell’insulino-resistenza. Inoltre, recentemente è stato evidenziato anche il suo ruolo nella regolazione dello stato infiammatorio a livello del tessuto adiposo bianco (58).

Modificazioni ormonali in corso di insufficienza renale cronica e dialisi

Ipertensione nell’iper-reninismo La renina è un enzima (proteasi), che trasforma l’angiotensinogeno in AT I e assieme all’enzima di conversione (ACE) dell’AT I porta alla formazione dell’AT II, il più potente vasocostrittore endogeno dell’organismo. Pur non essendo un ormone e quindi non direttamente causa di IE, tutte le condizioni che determinano un aumento della renina circolante e tissutale determinano in realtà l’attivazione del RAAS, uno dei più importanti sistemi di regolazione della PA (1). L’aumento dei livelli di renina circolante può essere primitivo, come nei reninismi autonomi da neoplasie (3) di origine renale (emangiopericitoma e neuroblastoma), o extra-renale (tumori solidi), oppure secondario a ischemia renale. I reninismi primari sono molto rari e determinano un’ipertensione renina-dipendente curabile con l’asportazione della lesione.

Dopo l’inizio di TSR, l’insulino-resistenza periferica si riduce marcatamente, ma solo dopo molte settimane di trattamento. Presumibilmente, una tossina uremica dializzabile indefinita è coinvolta nella patogenesi di un’attività impropria dell’insulina negli organi bersaglio. Tale molecola sarebbe specifica per l’IRC, non essendo stata riscontrata in pazienti non uremici con insulino-resistenza. Il difetto non riguarda solo il recettore insulinico, ma presumibilmente avviene anche a livello post-recettoriale, poiché è documentata la riduzione dell’attività della fosfatidil-inositol 3-chinasi (16).

Obesità, Lilly getta il guanto di sfida a Novo, parte lo studio testa a testa fra tirzepatide e semaglutide

I leucotrieni riducono l’osmolalità urinaria, aumentano il flusso urinario e svolgono un ruolo nell’escrezione di acqua. Tra i leucotrieni, il 12-HETE è il principale prodotto delle cellule glomerulari, mesangiali ed epiteliali, responsabile di leucotassi e degranulazione leucocitaria (9). Per i dati anagrafici e di contatto degli utenti trattati sulla base di espresso consenso per le finalità indicate al punto 1.3, il periodo di conservazione è da intendersi esteso fino alla revoca del consenso, anche se successiva al termine di cui al punto 7.1.

Qualora la patologa rimanga di difficile gestione, potrebbe essere necessario, inoltre, ricorrere al contributo di ulteriori specialisti per un’ulteriore attenta valutazione delle comorbidità, diagnosi alternative o fattori scatenanti. I fenotipi dell’asma grave sono, inoltre, correlati a fattori genetici, durata della malattia, riacutizzazioni, https://voiceofhousingblog.com rinosinusite e caratteristiche infiammatorie. L’asma che ha un esordio nella prima infanzia è caratterizzato da una sensibilizzazione allergene-specifica, una storia familiare positiva e da specifici fattori genetici. L’asma grave ad esordio tardivo, invece, è spesso associato al sesso femminile e ad una riduzione della funzione polmonare.

Negli ultimi decenni si è posta sempre maggiore enfasi sull’erogazione di servizi sociosanitari che rispondano alle esigenze e alle preferenze dei pazienti. Una recente meta-analisi ha valutato l’efficacia e la sicurezza della terapia con reslizumab comparata al placebo e ha dimostrato che il trattamento con reslizumab riduce il numero di riacutizzazioni, determina un aumento del FEV1 e un miglioramento del controllo della malattia (riduzione dello score del questionario ACQ- Asthma Control Questionnaire) in assenza di eventi avversi significativi [52]. Con mepolizumab, inoltre, è stata dimostrata una significativa riduzione della dose di corticosteroidi orali del 50% nei pazienti asmatici dipendenti da corticosteroidi con eosinofilia periferica persistente [47, 22]. I pazienti dovrebbero, pertanto, essere informati dei possibili effetti collaterali [18] e il ricorso a questa terapia dovrebbe essere preso in considerazione soltanto qualora le altre opzioni terapeutiche disponibili non risultino efficaci.

Differenti lavori presenti in letteratura dimostrano la capacità di vari principi attivi di interagire con l’ibuprofene, alterandone sia l’efficacia terapeutica che la potenziale pericolosità. Si ricorda inoltre di evitare la contestuale assunzione di corticosteroidi ed altri FANS, al fine di evitare la comparsa di effetti collaterali potenzialmente pericolosi. La giustizia – declinata secondo socialità, sussidiarietà e solidarietà e improntata al valore-persona [ ] – giustifica in linea di principio la disponibilità universale di terapie efficaci per l’asma grave (AG) assicurando al contempo la sostenibilità organizzativa ed economico-finanziaria dei servizi sanitari preposti. Alla luce di quanto finora illustrato dal punto di vista del profilo efficacia/sicurezza/tollerabilità e considerato da un punto di vista etico, il criterio prioritario per valutare il profilo etico della gestione del paziente con AG è rappresentato dalla salvaguardia della persona malata, a partire dal rispetto della vita fisica e, coordinatamente, della sua qualità.

Asma, livelli basali di FeNO predicono risposta al trattamento con dupilumab

In Italia, il recente Piano Nazionale della Cronicità [5], approvato nel 2016 dopo un lavoro di profonda condivisione con Istituzioni, professionisti e pazienti, ha definito la cornice programmatoria della gestione delle principali malattie croniche utilizzando proprio le dimensioni del modello ICCC. È stato inoltre osservato che la carenza di vitamina D intensifica il rilascio dei Ros, il danno al Dna oltre a determinare un aumento del TNF-α, OGG1, dell’espressione del NFkB e la sua fosforilazione nelle esacerbazioni dell’asma grave. I pazienti con esacerbazioni dell’asma grave e con stati carenziali di vitamina D hanno presentato un minore Fev1 rispetto a ai pazienti con livelli sufficienti di vitamina D. Nel corso del monitoraggio effettuato, ad esempio, in gravidanza o nel ciclo ovarico, viene posta attenzione sull’andamento dei livelli ormonali della donna (aumento o diminuzione) piuttosto che sui singoli risultati.